10 MITI COMUNI SULL'ETICA AZIENDALE
Nelle imprese, ci sono molti fattori in gioco che plasmano il comportamento dei dipendenti sul posto del lavoro. Tuttavia, la domanda rimane: come mai ci sono persone che si comportano in modo non etico nel mondo degli affari?
Una ricerca fatta negli ultimi anni suggerisce una serie di ragioni. La KPMG ‘Forensic Survey’ ha intervistato un campione rappresentativo di lavoratori americani e ha scoperto che la pressione per i risultati era la ragione più spesso citata che portava a una cattiva condotta. Una scoperta interessante del sondaggio KPMG è stata che solo il 34% degli intervistati ha affermato che il desiderio di guadagno personale aveva indotto a un comportamento non etico.
Michael Josephson del Josephson Institute Center for Business Ethics ha identificato dieci comuni giustificazioni per spiegare comportamenti e azioni non etiche. I leader aziendali devono essere attenti a queste razionalizzazioni (o ciò che Josephson chiama miti etici) e resistere alle giustificazioni convenienti (ma imperfette) che offrono.
- È etico se è legale. Conosciamo tutti le scappatoie, tecnicismi legali, ma solo perché puoi giustificarlo legalmente non significa che sia giusto.
- È etico se fa parte del mio lavoro. Separare l’etica personale dall’etica del lavoro può far sì che le persone perbene facciano cose veramente indegne; le persone non dovrebbero mai giustificare comportamenti sul lavoro che non accetterebbero mai al di fuori del lavoro.
- È etico se è fatto per una buona causa. Le persone possono essere suscettibili nel razionalizzare una condotta non etica quando perseguono una causa nobile, ma una buona causa non è una giustificazione per un comportamento sbagliato nel perseguirla.
- È etico se non nuoce a nessuno. I valori etici non sono sempre fattori da considerare nelle regole di base per un buon processo decisionale, sono le regole di base. la condotta etica è determinata dai valori etici che la guidano, non dal fatto che qualcuno venga ferito o danneggiato in conseguenza di essa
- È etico se lo fanno tutti. la condotta etica non è determinata in base alla popolarità o al livello di accettazione di un comportamento.
- È etico se non ne ho un guadagno personale. Le decisioni sbagliate prese per altri o per scopi istituzionali sono sempre delle decisioni sbagliate; il guadagno personale non è un test finale per cosa è o non è etico fare.
- È etico se me lo merito. Essere sovraccarichi di lavoro o sottopagati non giustifica il ricevere o prendere ciò che non ti appartiene. Per esempio, accettare favori, abusare del periodo di malattia o fare uso personale del materiale dell’ ufficio, non sono giustificati come compensazione per sentirsi sfruttati o sottovalutati.
- È etico se sono obiettivo. Per definizione, se hai perso la tua obiettività, non sai di averla persa; la soggettività può offuscare e distorcere il giudizio etico
- È etico combattere il fuoco con il fuoco. Infrangere delle promesse, le menzogne e altri comportamenti scorretti sono inaccettabili La cattiva condotta etica non può essere giustificata come ritorsione per il comportamento eticamente scorretto degli altri.
- È etico se lo faccio per qualcun altro. fare qualcosa di sbagliato per qualcun altro (per esempio dire una bugia bianca per proteggere quella persona) è immorale come se lo facessi per te stesso.
In uno studio di 11 anni su oltre 200 aziende di cui la Hewlett-Packard, Xerox, Nissan, First Chicago e altri, dettagliato in Corporate Culture and Performance, John Kotter e James Heskett – hanno scoperto che quelle culture aziendali caratterizzate dall’ arroganza, orientate internamente e burocratiche, avevano un’innata incapacità di adattarsi al cambiamento. Fondamentale per invertire le culture dannose, è una leadership efficace motivata nel curare i propri clienti, dipendenti e azionisti. Alla fine, le aziende che sono riuscite a migliorare la propria cultura aziendale hanno aumentato l’utile netto del 755%.
Alla fine, l’etica aziendale è un ottimo esempio di un luogo in cui tu e la tua azienda avete una possibilità per dare un’ottima prima impressione. Se perdi questa opportunità, potresti non riaverla mai più.
“L’onestà non sempre paga, ma la disonestà finisce sempre con il costare.”
Michael Josephson