Affrontare la giornata con serenità

AFFRONTARE LA GIORNATA CON SERENITA

Non tutte le nostre giornate sono ideali, e non sempre riusciamo ad affrontare la giornata con serenità, il collega che ci infastidisce, il capo che ci rimprovera, il partner o i figli con i soliti problemi, oltre a tutto questo, le cose pianificate o le mete che ci siamo posti potrebbero non andare come volevamo, perché qualcosa di inaspettato e non programmato va a infierire con i nostri obiettivi. Ma se non possiamo prevenire tutto ciò che ci accade, perché non tutto quello che accade e in nostro controllo, cosa possiamo fare per almeno mantenere la nostra serenità mentale?

La filosofia non ci aiuta a risolvere tutti i nostri problemi, ma può aiutarci a capire qual è il nostro posto in questo universo in continuo cambiamento e imprevedibile. Tramite l’esercizio della metamorfosi universale ci si può esercitare ad osservare come le cose siano in costante mutamento. Il filosofo Marco Aurelio spiega che:

“Acquista un metodo che ti permetta di esaminare come tutte le cose si trasformino le une nelle altre; applicati di continuo a questa indagine, poiché niente può elevare tanto l’animo.”  [A Sé Stesso, X,11]

Tutto è transitorio

I filosofi antichi ci ricordano che tutto nell’universo è transitorio, anche le cose che per tutte le intenzioni e scopi pensiamo durino per sempre, sono infatti temporanei. Cosa dire allora delle nostre vite, in confronto alla durata del cosmo sono solamente dei flash. Epitteto ricorda a se stesso che:

“Non sono eterno, ma un essere umano; parte del tutto, come un’ ora è del giorno. Come un’ ora devo arrivare, come un’ ora devo svanire.” [Discorsi, II,5,13]

Ma non dobbiamo nemmeno ragionare come fa il pessimista, che si riduce a sostenere che tutto è inutile, perché siamo tutti condannati al decadimento e alla distruzione, che in un migliaio di anni da ora sarà come se nessuno di noi sia mai vissuto. Ed è forse questa inconscia paura, di questa verità cosmica che spiega molto sulla condizione umana.

Quindi è meglio tenere a mente che le virtù sono l’unico bene; la morte, la malattia e la natura transitoria di tutte le cose, sono cose indifferenti. Che cosa significa? non che siamo indifferenti verso di essi – Perché preferiamo la vita alla morte, la salute alla malattia, ma significa che dobbiamo perseguire i nostri progetti nonostante la transitorietà delle cose e dei suoi risultati. Dobbiamo riconoscere che a far si che le cose siano permanenti non è in nostro potere, e che tutto ciò che facciamo, lo facciamo con “riserva”, perché le cose e il mondo non vanno sempre come pianifichiamo, quindi accettiamo il mondo, e amiamolo così com’è.

E’ meglio abbracciare la verità, come dicono gli Stoici, che fare quello che molte persone sembrano fare, che è quello di perseguire una vita lungo un percorso di inseguimenti edonistici, che si dimostrerà o una insoddisfacente distrazione, dove i pensieri transitori come ad esempio la nostra finitudine saranno efficacemente repressi, o quello che, pensieri come questi quando emergono, saranno presto respinti dalle emozioni e rimpiazzati dal prossimo acquisto, da una vacanza, o qualsiasi altra distrazione.

Nelle sue meditazioni, Marco Aurelio sviluppa una visione sulla transitorietà, dicendo che il cambiamento e la trasformazione sono desiderabili e necessari, e se questo è il caso, può promuovere (in parte) la pace mentale che il saggio Stoico dice di possedere, Marco Aurelio spiega che:

 “C’è qualcuno che teme la trasformazione? E cosa può avvenire senza trasformazione? E che cosa vi è di più caro o familiare alla natura dell’universo? Tu stesso puoi forse prendere un bagno caldo se la legna non si trasforma in calore? Puoi nutrirti, se il cibo non si trasforma? E che altro, tra le cose utili, può realizzarsi senza trasformazione? Non vedi, quindi, che anche la tua trasformazione è uguale a queste e ugualmente necessaria alla natura dell’universo?” [A Sé Stesso ,VII, 18] 

Chiaramente senza cambiamento e trasformazione, il mondo come insieme non poteva esistere e nessuna delle cose che popolano il mondo non sarebbero mai potute sussistere; il venire in essere è di per sé una trasformazione di una cosa (o molte cose) in una cosa nuova. Naturalmente siamo noi stessi il prodotto di una trasformazione. Infatti, flusso e trasformazione rinnovano sempre il mondo.  

“Uva acerba, uva matura, uva passa. Tutto è trasformazione non verso il non essere, ma verso ciò che non è ancora.” [A Sé Stesso ,XI, 35] 

Gli Stoici e la gente riflessiva ricordano a sé stessi che non siamo qui per un lungo periodo di tempo, e che non dobbiamo permettere alla temporaneità delle cose di deprimerci. 

La prospettiva cosmica

L’adozione di una “prospettiva cosmica” è un aspetto importante della filosofia di Marco Aurelio, egli suggerisce che dovremo porre le nostre preoccupazioni in un contesto più ampio, perché quando lo facciamo, altera il modo in cui ci relazioniamo con i nostri timori.

Vedi anche il mio articolo:

“Pensa spesso alla rapidità con cui passa e scompare tutto ciò che esiste e che nasce. Perché la sostanza è come un fiume che scorre perenne; Le sue attività subiscono continue trasformazioni, le sue cause infinite modificazioni, e quasi nulla è stabile, neppure ciò che hai a portata di mano. Pensa all’abisso infinito del passato e del futuro, dove ogni cosa svanisce. Non è insensato, allora, inorgoglirsi, affannarsi, lamentarsi come se il tormento che ci affligge fosse destinato a durare a lungo?” [A Sé Stesso, V, 23]

Marco Aurelio esercitava la sua mente attraverso la filosofia per contemplare la transizione delle cose materiali, e la loro trasformazione in altro attraverso la virtù della magnanimità, perché “Niente è più favorevole ad una grandezza d’animo”.

Quindi come ci insegna Marco Aurelio, nulla dura in eterno e tutto è in constante trasformazione e transizione, cerchiamo di tenere questi insegnamenti a mente e di essere al di sopra (magnanime) delle piccole cose che affrontiamo giornalmente e cerchiamo soprattutto di seguire questi insegnamenti che ci arrivano dalla filosofia antica che è quello di vivere per quanto possibile con serenità.

Vedi anche: Lo sguardo dall’alto una prospettiva cosmica della nostra vita (link)

 

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